Ricerche di Vita

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Il VastuPurusha Mandala

Il VastuPurusha Mandala e i 32 Quadrati

Il Vastupurusha Mandala assume un significato particolare se osservato nella prospettiva umana: questa visione può assumere un valore straordinario nello studio delle dinamiche del quotidiano e del divenire.Esaminiamo l'emanazione dell'Essere centrale nelle quattro direzioni corrispondenti ai punti cardinali.
In ogni direzione esiste un orizzonte della manifestazione, ogni lato del quadrato è quindi un fronte attraverso cui il Sé centrale si irradia: ogni fronte presenta caratteristiche differenti ed esprime un diverso coinvolgimento dell'energia centrale con l'esistenza.
I fronti sono a loro volta suddivisi in nove quadrati più piccoli associati ad aspetti particolari dell'emanazione del lato. Il quadrato centrale di ogni lato è la qualità più importante poiché più vicina all'Essere: esso gioca un ruolo fondamentale nell'aprire la strada a tutte le altre espressioni e pertanto è considerato una porta. Attorno ad esso l'espressione si apre in un ventaglio di qualità fino a raggiungere i quadrati d'angolo. Essi sono condivisi tra due diversi fronti e pertanto presentano caratteristiche di passaggio, di conversione dell'energia dalla qualità di un lato a quella del lato successivo.
Il lato Est ha a che fare con la ricerca dell'unione con la Sorgente, cioè la ricerca della Verità. Ad Est sorge il sole e normalmente i templi antichi avevano l'entrata proprio in tale direzione. A seconda della fase di vita e del livello evolutivo dell'individuo che si coinvolge con la ricerca dell'Uno, essa può avvenire attraverso la volontà oppure attraverso la resa: la Verità può essere cercata oppure si può permettere che essa appaia. Appartiene a questo tipo di emanazione la meditazione.
Il lato Ovest è per contro la notte, l'oscuro, cioè l'espressione dell'Essere quando incontra la mente. Quando il Sé entra nella natura non può fare a meno di coinvolgersi in qualche modo con l'inconscio.
Appartengono a questa emanazione è connessa con tutti gli aspetti della vita che hanno la forma di interpretazione.Il lato Sud ha a che fare con l'indulgere, con il coinvolgimento con gli altri, mentre l'emanazione attraverso il fronte Nord la volontà, la realizzazione, il conseguimento dei risultati.
L'Essere puro è centrale, come l'energia divina che nel corpo scorrendo al centro in sushumna porta a Dio. Quando si esprime nella vita diviene prana periferico, cioè movimento periferico dell'energia. 
Tale movimento segue passo passo tutte le qualità espresse dai quadrati che si incontrano nel contorno del Mandala.
Il percorso inizia dal lato Est con il quadrato n. 1 e attraverso i primi 9 quadrati rappresenta la luce, lo splendere del giorno, l'irradiare del sole lungo il suo percorso, ma anche il lato splendente e solare dell'uomo. Più in particolare, i primi 5 quadrati rappresentano l'Irradiare che raggiunge nel quadrato centrale il punto di apice da cui ha inizio il Trascendere espresso nella seconda parte del lato Est.

Il dio Agni (1), il fuoco, abita il primo quadrato e rappresenta l'Illuminazione, la consapevolezza spirituale, la meta dell'esistenza umana. L'irradiare nasce dal contatto con la propria vera natura.
Parjanya (2) è la pioggia che simbolicamente è la discesa della "grazia" che giunge a colui che ha raggiunto l'Illuminazione.
Jayanta (3) è la vittoria di colui che ha conquistato la vetta spirituale.
Mahendra (4) rappresenta il potere che deriva dalla vittoria ed infine Surya (5) è il Sole, il punto più alto ed intenso del lato rappresenta l'irradiare completo. L'irradiare completo conduce al Trascendere, che è legato all'andare oltre ciò che appare e vederne la Verità attraverso.
Satya (6) è la Verità che giunge a colui che ha vissuto l'esperienza mistica.
Bhrsa (7) è il desiderio che emerge come ispirazione divina
Antariksa (8) è lo spazio in cui muoversi ed infine Anila (9) è il consumare, l'esaurire il processo in atto.
Il quadrato d'angolo dà accesso al lato Sud e determina il passaggio all'azione. In questo caso la prima parte del lato esprime il Partecipare, il Coinvolgimento, che raggiunge il culmine nel centro del lato, da cui ha inizio il Terminare. Prendere parte in modo completo alla vita porta a concludere i cicli creativi.
Il Sud rappresenta l'indulgere nell'azione, il lasciarsi andare, ed è aspetto umano opposto alla volontà, alla fermezza e alla disciplina (il lato Nord).
Anila (9) da inizio al partecipare, proprio attraverso il consumare le cose.
Pusan (10) indica la prosperità.
Vitaha (11) è il disordine che deriva proprio dal prosperare.
Brhatksata (12) è il portatore di cattive notizie.
Infine, Yama (13) è il dio della morte e della restrizione, e porta a compimento il Partecipare e a dare inizio al Terminare.
Gandharva (14) è il disaccordo o la discordia.
Bhrnga (15) è colui che si è dissolto.
Mrga (16) è il punto più basso, la fine.
Nirrti (17) rappresenta colui che è stato consumato, esaurito proprio dal processo del terminare. L'azione completa porta all'estinzione.
Così si conclude il lato Sud. Siamo esattamente a metà percorso sul mandala e si è compiuto un ciclo importante: dall'Illuminazione (1) si è giunto alla conclusione di tutto, all'esaurimento (17), passando attraverso le fasi dell'irradiare, del trascendere, del partecipare e del terminare.
Come sempre, dalla conclusione di un ciclo ne sorge uno nuovo che nasce poggiandosi sul precedente.
Il lato Ovest è la notte, l'oscurità, il lato oscuro ed inconscio dell'uomo. Esso ha a che fare con un nuovo inizio, con l'affrontare ciò che non si conosce e a cui si resiste ed è ancora una volta suddiviso in due parti: la prima è Pulire e la seconda è il Crescere.
Devarika (18) è il dio guardiano dell'entrata e rappresenta la porta d'accesso per il nuovo inizio.
Sugriva (19) è colui che dà la legge, che indica i principi da seguire
Puspadanta (20) rappresenta l'energia, la forza
Varuna (21) è la magia della notte e non a caso è a metà lato a rappresentare il momento più intenso dell'Oscurità. Esso anche conclude il Pulire e dà inizio al Crescere.
Asura (22) è l'afflizione, il dolore che si incontra quando si desidera crescere.
Sosana (23) è il prosciugamento che deriva proprio dal sostenere il dolore.
PapaYaksman (24) è lo spirito maligno e rappresenta le debolezze umane
Roga (25) è la malattia. L'uomo si ammala perché soverchiato dal suo lato oscuro.
Si conclude il lato Ovest, l'oscurità, apparentemente il lato peggiore, quello che da noi occidentali viene identificato come il Diavolo, l'Inferno e quindi negato o allontanato.
E' interessante notare come per gli indù invece esso rappresenti una fase necessaria e naturale della vita, con cui occorre confrontarsi e superare, una inevitabile componente dell'umano.
Il lato Nord rappresenta la volontà, la fermezza. Esso ha fortemente a che fare con il corpo e le due parti in cui appare suddiviso sono il Purificare ed il Compiere.
La purificazione inizia con Ahi (26) che significa perdere.
Mukhaya (27) è il creatore della forma, ossia colui che crea una nuova forma dopo aver perso la precedente.
Bhallata (28) sono i raggi lunari, identificati come il nutrimento per eccellenza.
Soma (29) è la Luna stessa, colei che dà quel nutrimento.
Attraverso Soma si conclude la Purificazione ed inizia il Compiere.
Bhujata (30) rappresenta proprio la purificazione da compiere per proseguire. Proseguire è effetto della purificazione.
Aditi (31) è l'Infinito mentre Diti (32) è il finito, il limitato.
Il cerchio (ossia il quadrato) si conclude tra Infinito e Finito che donano la comprensione suprema, da cui il movimento esistenziale riparte per un nuovo ciclo.
Così il percorso del Mandala rappresenta la vita umana con i suoi cicli di inizio e di fine.
Come i 64 esagrammi dell'I Ching, il Vastupurusha Mandala è un tentativo di rappresentare e comprendere le forze e le dinamiche della natura, così impersonali rispetto all'uomo, ma così vere e precise.

Il VastuPurusha Mandala e la vita dell'uomo moderno

Sebbene la rappresentazione del mandala sembri lontana dalla vita moderna, la nostra esperienza ormai decennale di lavoro pratico con persone di ogni età e ceto sociale ha dimostrato che l'insegnamento è alquanto attuale. Oggi più che mai una visione dell'esistenza in senso globale, capace di integrare lo stato presente nel senso complessivo del divenire può fornire indicazioni preziose per portare equilibrio nel quotidiano.
Il Vastupurusha Mandala è un percorso attraverso il quale si compiono i cicli dell'esistenza; è impersonale e per questo può essere interpretato a livello universale.
Il primo quadrato, Agni, rappresenta il culmine, l'apice della vita; la realizzazione spirituale. E' l'inizio di un ciclo della vita, una nascita o una rinascita.
Tutto il lato Est rappresenta il giorno, la luce, il risplendere, con il suo apice nel quadrato n. 5 - Surya, il Sole.
Questo grande momento di apice e di bellezza si esaurisce nell'angolo sud-est (Anila - il consumare) e come dopo ogni grande realizzazione, arriva il momento del rilassamento, dell'indulgenza ma anche della caduta, che si realizza proprio nell'angolo sud-ovest con l'essere completamente esauriti (Nirrti).
Questa prima metà del quadrato realizza un ciclo completo di apice e di caduta.
Dopo ogni conclusione appare un nuovo inizio perché la vita continua; per ripartire occorre però affrontare il lato oscuro, ciò che non si conosce. 
Il lato Ovest è la notte, l'oscurità, e come tale rende invisibili le cose. Tutto è più sfumato ed incerto.
E' il territorio in cui domina la mente, in cui agisce l'inconscio, e deve essere affrontato e superato per ottenere la vittoria.
Il quarto lato, il nord, rappresenta la volontà e la fermezza, qualità indispensabili per il successo. Su questo lato troviamo prima un intenso processo di purificazione attraverso il quale ci si libera dalle impurità per giungere finalmente al compimento, con l'Infinito (Aditi) e il Finito (Diti) che riporta all'apice, alla vetta spirituale.
Si compie così un intero giro del quadrato, dove si incontrano il successo, la caduta, la risalita ed infine nuovamente la vittoria. 
La vita stessa non è altro che un susseguirsi di apici e di cadute, di giorno e di notte, di Sole e di Luna.
Conoscere il Vastupurusha Mandala significa comprendere la natura stessa dell'esistere in armonia con le leggi del cosmo. Ognuno dei 32 quadrati esprime una condizione naturale e che va quindi compresa e vissuta come tale. Fare ciò, invece che resistere o negare, porta grande saggezza e grande armonia.
Ogni divinità è una qualità pura dell'energia, per questo, al di là della sua formulazione, essa trascende lo spazio ed il tempo. Ecco perché, sebbene proveniente da un passato remoto e sconosciuto, lo studio di una simbologia così fondamentale assume un valore universale ed una utilità pratica che si riflette nelle scelte di base e nelle azioni comuni della vita di ognuno.
La natura vive, si evolve e costruisce i propri equilibri da miliardi di anni; poco più di tremila anni di storia documentata non sono nulla per un universo che esiste da oltre diciotto miliardi di anni in una vastità di spazio per noi inimmaginabile. La tecnologia ed il progresso moderno non hanno il potere di cambiare i principi universali; semmai possono avvicinarsi ad essi e contribuire all'evoluzione invece che ignorarla o, peggio, ostacolarla.
Come sempre, di fronte a studi che confermano la saggezza degli antichi, si aprono interrogativi fondamentali: l'uomo moderno si è realmente evoluto rispetto alle ere precedenti? La nostra epoca, caratterizzata da ciò che noi chiamiamo progresso e civiltà, è realmente tale rispetto alle epoche passate? La storia umana è una freccia con una direzione (che indica una progressione) o piuttosto un cerchio che tende a tornare sempre all'inizio?
Non esistono risposte sicure. La mente e l'orgoglio ci dicono che siamo l'apice di questa grande evoluzione, ma l'eco di un passato lontano, i segni sbiaditi di un equilibrio perduto sussurrano alle nostre orecchie un sospiro di umiltà, di rispetto e di buona disposizione a ritrovare passo dopo passo il senso della nostra umanità.

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